CAGLIARI, 13 GENNAIO 2010 - "Con questa legge finisce l'era degli "agrigamberoni" e inizia quella dei veri agriturismo e della tutela dei nostri prodotti, che avranno più spazio anche nelle mense e nei supermercati sotto casa". Lo ha detto questo pomeriggio l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, illustrando nel dettaglio il provvedimento approvato ieri all’unanimità dal Consiglio sulla promozione della qualità dei prodotti della Sardegna.
"È una legge – ha spiegato l’assessore – che mette di nuovo ordine a un sistema, quello agrituristico, che c’era scappato di mano e che d’ora in poi sarà sottoposto a vincoli e controlli più rigidi, a tutto vantaggio del consumatore e del turista che vuole mangiare prodotti locali, più buoni e genuini». L’assessore ha ricordato che saranno le agenzie agricole, assieme alle Asl, alla Repressione frodi, al Corpo forestale e alla Capitaneria (per gli ittiturismo) a vigilare affinché nelle strutture agrituristiche vengano somministrati i prodotti dell’azienda o comunque acquistati da imprese di produttori e trasformatori operanti in Sardegna e inserite nell’apposito albo regionale. «Sono norme che hanno l’obiettivo di tutelare chi davvero pratica agriturismo e ittiturismo e per questo non c’è né ci sarà alcun conflitto con la ristorazione classica: si tratta di due offerte parallele, altrettanto importanti per la nostra economia ma che dovranno viaggiare su canali diversi per essere adeguatamente valorizzati".
Una parte importante della legge riguarda l’orientamento ai consumi dei prodotti locali: "Dobbiamo rieducare il palato e il gusto della nostra gente – ha detto l’assessore - e invogliarla a consumare ciò che produciamo in Sardegna, a partire dal pecorino. Per fare questo, sempre nel rispetto della normativa comunitaria, sono previste premialità per quei punti vendita di vicinato che avranno almeno il 50 per cento dei prodotti isolani. Premialità dettate dal fatto che con le merci sarde sugli scaffali si avrà meno inquinamento, più freschezza e genuinità".
Novità in arrivo anche per il sistema delle mense: nei prossimi bandi saranno contenute indicazioni precise per le aziende in gara, che dovranno fornire scuole, ospedali e altre strutture che prevedono la ristorazione, di prodotti biologici, di qualità e freschi. «Dobbiamo evitare in futuro che l’80 per cento dei secondi piatti finisca nel bidone della spazzatura, ormai il primo cliente delle nostre mense. Se i cibi saranno più freschi e più buoni, questo sarà possibile".
Consulta le pagineLegge Regionale 19 gennaio 2010, n.1 nel sito principale della Regione Sardegna14.01.2010