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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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La fava: coltivazioni e ricette

La coltivazione delle fave risale a tempi antichissimi e si estende in tutto il bacino del Mediterraneo.
In Italia, trova la sua maggiore diffusione nel meridione in quanto è in questo areale che possono ottenersi produzioni precoci di particolare pregio: non è raro trovare, sul mercato, baccelli freschi già dal periodo invernale.
Ultimamente la fava sta riacquistando grande importanza nell'alimentazione umana. Il fenomeno è sicuramente dovuto alla tendenza in atto sia di privilegiare gli alimenti proteici di origine vegetale che di riscoprire antichi sapori.
In queste riscoperte, le fave nella "cucina dei poveri" è una autentica "scoperta". Infatti, particolarmente nei menù agrituristici, la fa da protagonista sia come piatto unico, come secondo piatto, come contorno e come condimento.
Oltre ad offrire generose produzioni da destinare sia al consumo fresco che al secco, ha un'altra peculiarità: quella di essere una pianta da sovescio, cioè apporta, col suo interramento, preziose sostanze azotate e organiche al terreno.
Questo tipo di coltivazione è di grande interesse per la fascia costiera che si sviluppa lungo la direttrice Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula, infatti questo areale beneficia di un particolare microclima dovuto alla protezione dei rilievi collinari retrostanti, ricchi di abbondante vegetazione (macchia mediterranea e lecceta ad alto indice di copertura nella zona più interna) e alla presenza di estese zone umide che contribuiscono a modificare, in maniera favorevole, l'umidità relativa dell'aria.
Associando alla particolarità del microclima l' adozione di varietà precoci, si arriva alla produzione di una fava da consumare allo stato fresco in un periodo decisamente molto precoce, tanto da poter essere considerata una prelibata primizia.

La fava [file .pdf]


02.05.2007