I ricercatori di Agris (Dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali) da anni studiano il comportamento alimentare dei ruminanti al fine di meglio stimare la quantità di erba e di altri alimenti che le pecore e le capre consumano al pascolo.
Questi lavori hanno importanza pratica: infatti conoscendo il consumo di erba si può meglio stabilire la corretta integrazione alimentare (concentrati e foraggi conservati) e, se possibile, ottenere una maggiore produzione, risparmiando sui costi dell’alimentazione . A tal fine, i ricercatori nei loro studi utilizzano differenti metodi di stima dell’ingestione, quali l’uso dei marcatori alimentari presenti nell’erba (esempio gli alcani), le videoregistrazioni accompagnate dalla pesata accurata degli animali prima e dopo il pascolamento e gli apparecchi per la registrazione automatica del comportamento alimentare.
Questi ultimi consentono di capire quanto pascolano, ruminano o riposano i ruminanti al pascolo. Inoltre questi apparecchi possono consentire la stima del numero di prensioni di erba (brucature) e di masticazioni, che sono indici del consumo complessivo dell’erba.
Recentemente, in stretta collaborazione con i ricercatori della Sezione di Zootecnia del Dipartimento di Agraria di Sassari, hanno sviluppato un prototipo di sistema basato sull’accelerometria che potrebbe offrire dei vantaggi rispetto ai sistemi già utilizzati a livello sperimentale, basati sull’uso di sensori di tensione, da applicare alla bocca dell’animale. Altri sistemi si basano sulla ricezione ed elaborazione di segnali acustici.
Queste tecnologie sono attualmente a confronto a Bonassai con l’aiuto di ricercatori israeliani dell’Agricultural Research Organization guidati dal Dr. E.D. Ungar, che è un esperto del monitoraggio del comportamento alimentare mediante l’uso di sistemi acustici. Il Dr. Ungar, in un seminario tenutosi a Bonassai il 13/01/15, ha spiegato nel dettaglio la dinamica del pascolamento (prensione e masticazione dell’erba) ed il suo monitoraggio attraverso sensori acustici che registrano il suono e lo memorizzano.
Con l’interpretazione automatica di queste registrazioni, questa tecnologia, come quella degli accelerometri, potranno contribuire in futuro alla stima dell’ingestione negli allevamenti. L’abbinamento di queste tecnologie con il GPS potrà poi permettere di capire meglio dove gli animali pascolano, consentendo nel complesso una gestione più mirata ed economica delle nostre greggi e dei nostri pascoli.
Dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali22.01.2015