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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Dieci nuovi formaggi al sapore di innovazione, tradizione e benessere psico-fisico

SASSARI, 19 FEBBRAIO 2010 - Dieci nuovi formaggi al sapore di innovazione, tradizione e benessere psico-fisico. Sono le caratteristiche dei prodotti lattiero-caseari ovi-caprini che questa mattina Agris, nella sede di Bonassai (Sassari), ha presentato al seminario “Innovazione, trasferimento tecnologico e qualità dei prodotti lattiero-caseari ovini e caprini”. All’incontro era presente il mondo della ricerca, dell’università, i rappresentanti delle associazioni di categoria e della distribuzione, i presidenti dei Consorzi di tutela dei formaggi Dop sardi, il presidente e diversi consiglieri della Commissione agricoltura del Consiglio regionale.

Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci (assente per altri impegni istituzionali), ha voluto mandare un saluto dove ha ribadito che l’esecutivo ha voluto rimettere al centro della sua politica e dell’economia l’agricoltura isolana: «Non è una pura questione economica, l’agricoltura e la pastorizia rappresentano la cultura millenaria di questa terra».

Introducendo i lavori, il commissario straordinario di Agris, Antonello Usai, ha illustrato attraverso i numeri il momento di crisi del comparto lattiero-caseario, che ciclicamente si ripresenta anche a distanza di decenni. Motivo in più perché l’iniziativa odierna assume un significato importante. «Quelli che presentiamo oggi – ha spiegato Usai – sono formaggi innovativi e che speriamo possano incontrare il favore del mercato e delle catene commerciali. Sono prodotti che uniscono la tradizione alla novità. Sono tutti a breve periodo di stagionatura, fino a 30 giorni e che hanno l’obiettivo primario di diversificare l’offerta della produzione casearia sarda».

Una varietà che però ha bisogno, ha sottolineato il commissario, di diversi fattori affinché sia più efficace: formazione professionale adeguata, incentivi per innovare le strutture di trasformazione che vogliono realizzare queste produzioni, incentivi alla promozione e alla commercializzazione. La Regione oggi più che mai sta lavorando in questa direzione e Agris ha recepito fin da subito gli indirizzi della Giunta per il rilancio dell’agro-zootecnia isolana.

Anna Maria Castellazzi (Università di Pavia) e Antonio Pirisi (Agris) hanno messo in luce le qualità nutraceutiche dei formaggi, in particolare per quanto riguarda le proprietà non solo strettamente nutrizionali ma anche relative al benessere dell’uomo. Inoltre, la scienza ha dimostrato che il consumo di questi prodotti diminuisce il rischio di tumori e patologie varie e ha effetti benefici sui sistemi immunitario e nervoso, aumentando di fatto il livello di salute umana.

Carlo Marcetti (Sfirs) ha invece illustrato il ruolo della Società finanziaria, da poco organismo in house della Regione, nel supportare le filiere agro-industriali attraverso la partecipazione al capitale di società, di cooperative, di organismi di secondo livello, attraverso la facilitazione di accesso al credito per le aziende. La Sfirs al proposito ha già stanziato 5 milioni di euro.

L’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato ha poi spiegato l’importanza dell’innovazione per il futuro delle aziende agricole sarde e non solo. «I prodotti che Agris presenta oggi vogliono servire da stimolo all’industria del comparto lattiero-caseario ovi-caprino sardo. In Italia ormai da troppo tempo non si inventa un prodotto nuovo. È ora di invertire la rotta e di pensare a prodotti edonisti e che fanno bene. È un problema che ovviamente riguarda da vicino la Sardegna ma non dobbiamo pensare che la responsabilità sia del Pecorino Romano, l’unico a garantire quantità e presenza nel mercato. Il problema è che sono mancati altri prodotti in grado di diversificare la nostra offerta. Ecco perché oggi la ricerca assume un’importanza strategica. Non però una ricerca fine a se stessa, ma utile alle esigenze di chi produce e del mercato e in grado di pensare a prodotti nuovi e buoni. La Regione, i suoi enti di ricerca e le agenzie, assieme al mondo universitario, mettono a disposizione tutti gli strumenti per innovare e per evitare che rispetto al passato si lavori senza dialogo tra i diversi attori, con il rischio di portare avanti progetti magari doppi o poco utili al settore».

Nel tracciare un bilancio dei lavori, infine, il presidente della Commissione agricoltura Mariano Contu ha ribadito l’impegno del Consiglio per l’agricoltura isolana, ricordando anche la recente approvazione della legge 1: «Stiamo recuperando le peculiarità della Sardegna – ha detto Contu – con il ridare dignità a un settore, l’agricoltura, per troppo tempo dimenticato».