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Genetica sugli ovini, ricerca Agris pubblicata su rivista Usa

Ovini al pascolo
CAGLIARI, 26 DICEMBRE 2009 - Prestigioso riconoscimento internazionale del lavoro di Agris nella ricerca genetica sugli ovini. Il "Journal of Dairy Science", tra le più importanti riviste di scienza dell’allevamento e delle produzioni lattiero-casearie, ha pubblicato sul numero di dicembre 2009 l’articolo “Current state of genetic improvement in dairy sheep” (Situazione attuale del miglioramento genetico negli ovini da latte).

Il periodico ha chiesto agli autori, Antonello Carta, Sara Casu e Sotero Salaris, studiosi di genetica e biotecnologie del dipartimento per la Ricerca nelle produzioni animali, di tracciare lo stato dell’arte e le prospettive della genetica degli ovini da latte considerato l’elevato grado di competenza raggiunto dall’agenzia in queste tematiche.

"La pubblicazione in questa autorevole rivista, frutto della ricerca decennale di Agris nel settore – commenta soddisfatto Antonello Usai, commissario straordinario - costituisce il riconoscimento ufficiale del livello scientifico internazionale raggiunto dall’Agenzia in alcune delle tematiche di sua competenza. Un lavoro con importanti ricadute anche in campo pratico, considerato che tra gli argomenti affrontati c’è la selezione dei capi per la resistenza alla Scrapie".

In quella che in gergo si chiama “invited review”, ovvero l’illustrazione al mondo scientifico dei passi avanti effettuati in un determinato settore di ricerca, Carta, Casu e Salaris hanno constatato come oggi la produzione quantitativa di latte da parte degli allevatori non sia più l’unico obiettivo negli schemi di selezione. La richiesta dei consumatori di prodotti più salubri, sicuri dal punto di vista alimentare e di elevato valore nutrizionale e organolettico, ha indotto i ricercatori a verificare e in alcuni casi applicare nuovi parametri per migliorare la selezione dei capi. Tra gli altri, la qualità chimica e il valore nutrizionale del latte, la morfologia mammaria in funzione della sanità della mammella e dall’adattabilità alla mungitura meccanica, la resistenza a patologie quali le mastiti. Questo anche perché lo sviluppo di nuove tecnologie di genetica molecolare, di cui ormai si dispone a costi sostenibili, sta modificando l’approccio selettivo e la possibilità di selezionare attraverso caratteri fino ad ora esclusi.

Esempio di applicazione di queste tecnologie è la selezione per la resistenza alla Scrapie, il cui modello di studio e applicazione potrà essere impiegato a breve per la selezione alla resistenza di altre malattie tipiche del comparto ovino (parassiti gastro-intestinali, paratubercolosi, ecc.) presenti anche al di fuori della Sardegna. A questo proposito, gli autori sottolineano l’efficacia delle strategie selettive applicate alla razza ovina sarda che consentono attualmente di ottenere progressi genetici non solo nel livello produttivo ma anche e soprattutto nella frequenza di animali resistenti alla Scrapie. Risultato quest’ultimo che potrà rivelarsi decisivo per debellare definitivamente la malattia dall’Isola.


28.12.2009