Di questi temi si parlerà sabato 8 novembre a senorbì nell'ambito della "Giornata del grano", manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale di Senorbi e alla quale partecipano, fra gli altri, tecnici delle agenzia Laore e Agris.
La crescita del consumo dei cereali e nello stesso tempo, la minore produzione mondiale, hanno causato aumenti del prezzo del grano fino a livelli mai raggiunti prima, non solo in Italia ma anche nel mondo. A questo si aggiungono i fattori climatici, che sempre più spesso provocano danni sia alla quantità che la qualità della materia prima, e la riduzione delle scorte dovuta all’uso dei cereali per la produzione di biocombustibili, che influenzano anch’essi il mercato.
L’unione europea in questo scenario si deve inoltre confrontare con gli effetti indiretti della nuova politica comunitaria che con il disaccoppiamento ha portato anch’essa ad una sensibile riduzione della coltivazione di cereali a favore di altre colture più redditizie.
Anche l’Italia e la Sardegna si confrontano con questi temi dal momento che per la nostra economia agricola e agroindustriale la filiera cerealicola rappresenta un segmemto importante di reddito.