Pesca, assessore Prato: il comitato sarà il parlamentino del comparto

CAGLIARI, 22 DICEMBRE 2010 - Il Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca diventerà un “parlamentino” e gli stati generali del comparto, dove istituzioni, associazioni e imprenditori si confrontano per portare soluzioni agli operatori in un settore con tante potenzialità ma che finora ha avuto poca attenzione. È il messaggio con il quale questa mattina l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato ha aperto i lavori del Comitato, ricostituito grazie a un decreto dello scorso novembre del presidente della Regione Ugo Cappellacci.

"L'organismo – ha sottolineato Prato - si è riunito non a caso nella sede Argea di Santa Giusta, alle porte di Oristano: un territorio dove la pesca ha una tradizione ed è centrale nell’economia locale nonostante le difficoltà degli ultimi anni. Il Comitato deve essere il momento nel quale si portano i problemi e ipotesi di soluzione, magari concentrandoci su proposte poche ma fattibili anche nel breve termine. Ecco perché ho chiesto che si riunisca una volta al mese, in modo tale da avere sempre una situazione aggiornata, e che si attivino anche strumenti di comunicazione immediata tra i rappresentanti, come forum o chat, per essere sempre operativi e immediati sui problemi".

Nel corso dei lavori, presieduti dall’assessore Prato, è stato eletto all’unanimità vicepresidente Roberto Doneddu, direttore del Servizio pesca dell’assessorato dell’Agricoltura e sono stati affrontati i diversi punti all’ordine del giorno tra cui lo stato di attuazione del Fondo europeo per la pesca (Fep). A questo proposito, è stata fatta una ricognizione sulle risorse ancora da programmare ed è stato proposto di destinare circa 2 milioni al rafforzamento delle misure 4.1 (sviluppo sostenibile delle zone di pesca) e 1.3 sull’adeguamento della flotta, azione sollecitata dagli operatori.

Nonostante non fosse tra i punti da discutere, l’assessore ha voluto parlare anche dell’emergenza dei cormorani che depredano stagni e lagune. “Un problema che interessa non solo la Sardegna ma la maggior parte degli specchi acquei d’Europa e che quindi deve essere trattato a livello nazionale e comunitario. Con l’assessore dell’Ambiente, competente in materia, stiamo discutendo sull’ipotesi di una proposta di abbattimento controllato chiedendo delle giornate dedicate e una mano al mondo della caccia. Il Comitato sarà la sede dove decidere ulteriori piani migliorativi e condivisi da portare anche in Consiglio regionale possibilmente sottoforma di provvedimenti normativi".


23.12.2010