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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Ortofrutta sarda, con nascita "Copos" nuovo passo verso aggregazione del comparto

CAGLIARI, 17 DICEMBRE 2010 - Si concretizza l’aggregazione del comparto ortofrutticolo sardo. Anche su impulso dell’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, che nell'ottobre scorso aveva istituito il tavolo regionale permanente del settore con l’obiettivo di raggiungere nuovi momenti di associazione tra i produttori, si è costituito il Copos, il Collettivo delle Op (Organizzazioni produttori) ortofrutticole sarde. Ieri a Cagliari l’assessore ha incontrato il nuovo organismo e altri rappresentanti di diverse Op per discutere problematiche e potenzialità del settore.

Il Copos ha l’obiettivo di fare massa critica ed essere rappresentativo dell’ortofrutta isolana. Una realtà che vede già riconosciute 9 Op per un fatturato di circa 45 milioni di euro, 680 mila quintali di prodotto commercializzato, 853 aziende associate. Plauso per il percorso avviato verso un’ulteriore unione dei produttori è arrivato dall’assessore: "L’aggregazione ormai è l’unica strada da intraprendere perché questo comparto possa offrire qualità e quantità del prodotto e arrivare in nuovi mercati nazionali e internazionali. E unire le forze sarà la via privilegiata quando entrerà in vigore la nuova Pac (Politica agricola comune) dell’Unione europea, che premierà solamente chi si aggrega o chi fa parte di organizzazioni di produttori".

Prato ha anche annunciato che il prossimo 17 gennaio in Assessorato si terrà una giornata "full time", nella quale saranno affrontate tutte le tematiche di interesse per il settore: modifiche al Programma di sviluppo rurale, politiche del credito in agricoltura, gestione calamità naturali, trasporto merci da e per l’Isola. Per questo saranno convocate, oltre alle Op ortofrutta (compreso un rappresentante delle Op delle altre filiere), le associazioni di categoria, le agenzie agricole regionali, Sfirs, Consorzi di difesa e Consorzi fidi, le compagnie di navigazione.

Alla giornata dedicata all’ortofrutta seguiranno altri incontri, a partire dai primi giorni di febbraio, con tutte le altre filiere: quella cerealicola, la apicola, quella delle carni e la florovivaistica, con l’obiettivo di percorrere la strada dell’aggregazione anche negli altri settori dell’agricoltura isolana.


17.12.2010