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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Ippica sarda, Prato scrive al commissario Unire: nel 2011 potenziare il calendario delle corse.

CAGLIARI, 16 DICEMBRE 2010 - È necessario che l’Unire (Unione nazionale per l’incremento delle razze equine) potenzi per il 2011 il calendario delle giornate di corse negli ippodromi della Sardegna, per garantire un numero di appuntamenti adeguato all’importanza dell’ippica isolana a livello nazionale. È la richiesta contenuta in una lettera che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha inviato al commissario straordinario Unire Claudio Varrone. L’assessore propone un calendario complessivo – è scritto nella missiva - che veda assegnare agli ippodromi sardi un totale di 50 giornate, in linea con le altre regioni italiane “le quali, però, a differenza della Sardegna, non possiedono le potenzialità, i numeri, la passione e che in passato e attualmente non investono nel comparto ippico quanto la nostra regione. Occorre rilevare che l’attribuzione di questo limitato calendario rappresenta lo stanziamento di poco più dell’1% dello stanziamento totale annuo dell’Unire previsto per il 2011 relativo alla somma dei montepremi e della remunerazione ippodromi". Senza dimenticare che nel 2010 gli ippodromi isolani hanno potuto beneficiare solo di 30 giornate contro, ad esempio, le 179 della Sicilia.

Nel documento inviato al commissario Unire l’assessore evidenzia le particolarità e le specificità dell’ippica in Sardegna, un territorio che, forte delle sue tradizioni e della sua immutata vocazione per l’allevamento del cavallo, si presenta come una delle migliori realtà in cui valorizzare il settore in questo momento di riorganizzazione dell’ippica nazionale. In particolare, Prato ricorda come la Regione sia intervenuta per assicurare un costante sviluppo dell’allevamento equino, occupandosi di fornire i mezzi necessari per immettere sul mercato un prodotto qualitativo e competitivo, organizzando e valorizzando la capacità allevatoriale dei sardi. Inoltre, è noto come la Sardegna produca oltre il 95% dei cavalli anglo-arabi che poi corrono negli ippodromi di tutta Italia.

Negli ultimi anni sono stati destinati oltre 20 milioni di euro da Regione e da altri enti locali per la realizzazione e per gli interventi di miglioria e valorizzazione degli ippodromi sardi: Cagliari, Chilivani, Sassari, Villacidro. Investimenti effettuati senza utilizzare il fondo investimenti dell’Unire. In più, la Sardegna è stata l’unica Regione italiana ad aver supportato il montepremi delle corse sarde con propri fondi, finanziando nel 2010 una giornata aggiuntiva di corse all’ippodromo di Chilivani e una manifestazione in quello di Sassari.

In questo quadro, è notizia di qualche giorno fa, gli ippodromi sardi stanno creando un consorzio tra loro, che raccoglierebbe in un unico organismo queste strutture e opererebbe in stretta collaborazione con tutti gli operatori della filiera ippica: allevatori, proprietari, allenatori, fantini. Uno strumento per un coordinamento ottimale tra gli impianti, che offrirebbero servizi qualitativamente superiori con significative economie di scala. Da qui la richiesta dell’assessore di adeguare il calendario delle corse negli ippodromi alle esigenze degli impianti sardi, che tra l’altro dimostrano un trend positivo sul sistema di scommesse a ogni appuntamento grande partecipazione di pubblico.


17.12.2010