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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Comparto ortofrutticolo sardo, aperto il tavolo regionale permanente

Tra le criticità sollevate dai produttori il costo dell'acqua, l'accesso al credito, l'assistenza tecnica, il sistema dei trasporti e la riduzione delle corse marittime verso la Penisola.

CAGLIARI, 14 OTTOBRE 2010 - Si apre il tavolo regionale permanente sul settore ortofrutticolo sardo. Ieri a Cagliari, in un vertice convocato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, con i rappresentanti delle realtà produttive del comparto (cooperative e le Organizzazioni di produttori), sono state discusse problematiche e proposte di rilancio del settore. All’incontro erano presenti anche Sisinnio Piras, consigliere regionale componente della V Commissione agricoltura nonché presidente di una Op, le Op Agrigest, Sa Marigosa, L’Ortolano, S’Atra Sardigna, le cooperative Terra e Sole, Produttori Arborea, Ortosestu, Associazione agricoltori villacidresi, Samassi ortofrutticola, Arpos, Società agricola campidanese. Obiettivo del tavolo è arrivare ad aggregare l’offerta dei prodotti ortofrutticoli sardi per garantire costanza, qualità e conquistare nuovi mercati e settori.

Tra le criticità sollevate dai produttori il costo dell’acqua, l’accesso al credito, l’assistenza tecnica, il sistema dei trasporti e la riduzione delle corse marittime verso la Penisola. Tra le richieste avanzate: la velocizzazione delle misure del Programma di sviluppo rurale dedicate al settore, la continuità territoriale delle merci e l’attestazione di qualità dell’ortofrutta sarda. L’assessore ha poi chiesto a cooperative e Op presenti un documento unitario con l’analisi dei problemi e con proposte definite. Il piano sarà all’ordine del giorno del prossimo incontro in programma tra due settimane e al quale parteciperanno anche le agenzie regionali agricole, la Sfirs, le compagnie di navigazione, gli istituti di credito, i Consorzi di difesa, l’Anci.

"Per affrontare i mercati ed essere competitivi - ha sottolineato l’assessore Prato - occorre fare massa critica e unire le forze: una soluzione potrebbe essere quella di costituire un’associazione tra le Op presenti (Aop), che abbia come obiettivo una maggiore forza contrattuale nei confronti della Grande distribuzione e che possa essere un interlocutore anche con il sistema alberghiero. Aggregare l’offerta significa anche poter garantire un servizio e un’organizzazione costanti e codificati, perché la qualità del prodotto sardo, sebbene indiscutibile, da sola non basta". Il consigliere Piras si è detto soddisfatto dell'esito del vertice, auspicando univocità di intenti e compattezza per raggiungere obiettivi che possano rilanciare il settore. Piras ha annunciato che le problematiche del comparto ortofrutticolo sardo saranno a breve al centro di un’audizione in Commissione agricoltura del Consiglio regionale.


15.10.2010