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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Spesa fondi rurali, Sardegna prima nel centro sud. Assessore Prato: con associazioni dialogo sempre aperto.

CAGLIARI, 7 OTTOBRE 2010 - Con il 99,7 per cento raggiunto già ad agosto, la Sardegna si conferma la più virtuosa tra le Regioni del centro sud nell’utilizzo del Fondo europeo di sviluppo rurale (Feasr) e si attesta anche sopra la quota che le amministrazioni del centro nord devono ancora impiegare entro l’anno (0,4 per cento). Il dato emerge dal terzo monitoraggio condotto dalla Uila-Uil su tabelle del ministero delle Politiche agricole, che fa il punto della spesa delle risorse Feasr al 31 agosto 2010. A questa data, la Sardegna aveva speso 274.245.710 euro, cifra equivalente al 21,2 per cento sul totale complessivo da utilizzare entro il 2013 dei fondi Psr (1 miliardo 292 milioni circa di euro).

Secondo la rilevazione, all’Isola resta da utilizzare entro il 31 dicembre appena 1 milione 900mila euro circa per evitare il disimpegno automatico (pari allo 0,3 per cento). Da notare che alcune Regioni hanno una performance di spesa inferiore: ad esempio, alla Calabria resta da impiegare l’11,8 per cento, alla Puglia il 12,7, alla Sicilia il 4,4, al Piemonte il 2,6 per cento, al Lazio il 6,7 per cento. Moderatamente soddisfatto l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato: “Il lavoro svolto nei mesi scorsi per recuperare i gravi ritardi con i quali abbiamo dovuto fare i conti a inizio legislatura continua a dare i suoi frutti e il 99,7 per cento di fondi già spesi ci conferma che anche quest’anno, come nel 2009, nessun euro assegnato alla Sardegna sarà restituito a Bruxelles. Ma non abbassiamo la guardia: anche per il 2011 il monitoraggio della spesa e soprattutto il pagamento dei premi verso gli agricoltori in tempi adeguati saranno tra le priorità di questa Giunta”.

L’assessore coglie l’occasione anche per commentare quanto annunciato oggi e nei giorni scorsi dalle associazioni agricole: "La Giunta ha ben presente la crisi che non solo il comparto ovi-caprino, ma l’intera agricoltura isolana sta attraversando. La proposta di rilancio che vogliamo attuare, peraltro condivisa dal mondo agricolo nei mesi scorsi, prevede programmi e risorse per tutti i comparti, utili sia ad affrontare la crisi di oggi ma anche a gettare le basi per evitare tra un paio di anni di ritrovarci nella stessa situazione. Con le associazioni il dialogo è stato e sarà sempre aperto, perché lavoriamo tutti nella stessa direzione: salvare l’agricoltura e la pastorizia della Sardegna".


08.10.2010