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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Comparto ovino, presidente Cappellacci a movimento pastori: già ottenuti alcuni risultati, continuiamo a lavorare

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CAGLIARI, 14 SETTEMBRE 2010 - "La Regione sta lavorando senza sosta sul comparto ovino e su quello agricolo della Sardegna in generale per garantire un futuro al settore. La Giunta sta facendo la sua parte e rafforzerà il suo impegno, ma la vertenza coinvolge anche altri attori come lo Stato e l’Unione Europea che solleciteremo ancora di più per arrivare a risultati concreti”. Lo ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, durante l’incontro che questa mattina ha avuto a Cagliari con una delegazione del Movimento Pastori Sardi. Con il presidente anche gli assessori dell’Agricoltura Andrea Prato e del Bilancio Giorgio La Spisa e il presidente della Sfirs Antonio Tilocca. Cappellacci e Prato hanno poi voluto incontrare di persona i manifestanti assiepati sotto il palazzo del Consiglio regionale per spiegare l’esito della riunione. "Siamo impegnati su quella che è una vertenza chiave per il futuro della Sardegna – hanno sottolineato Cappellacci e Prato – e lo stiamo facendo senza fare sconti allo Stato e all’Unione Europea, dove si decidono diversi punti rivendicati dal mondo agricolo. Faremo la nostra parte fino in fondo e porteremo avanti la battaglia perché la pastorizia in Sardegna non può e non deve morire”.

Durante l’incontro con la delegazione sono stati discussi tutti i punti sia dell’ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio sia le proposte della Regione già sul tavolo del ministero delle Politiche agricole che quella del Movimento (per molti punti coincidenti). Su alcuni di questi sono stati ottenuti già dei risultati. “Ad esempio – ha detto il presidente della Regione – sullo svuotamento dei magazzini dei caseifici, stiamo agendo su diversi fronti: per quanto di nostra competenza, abbiamo previsto 1,5 milioni per la campagna di educazione alimentare nelle scuole dove distribuire il pecorino e altri 10 milioni nel bilancio 2010 per acquistare il formaggio dalle cooperative in difficoltà, dando così liquidità alle aziende e far salire il prezzo del pecorino. Su questo punto stiamo intervenendo anche sul bando indigenti di Agea (per il quale abbiamo chiesto risorse per 25 milioni) e attraverso il ministero degli Esteri per poter distribuire il pecorino ai Paesi Terzi: alla Farnesina abbiamo chiesto risorse per 10 milioni”.

Sul progetto del latte a qualità, saranno acquistati 250 latto-prelevatori mobili per garantire un test immediato del latte.

Novità anche sul fronte del credito. Per la prima volta in Sardegna, è stato creato con la Sfirs un fondo di garanzia per favorire l’accesso agevolato al credito da parte delle aziende agricole.

Sulla misura del benessere animale del Programma di sviluppo rurale, Cappellacci e Prato hanno ricordato di aver chiesto la proroga di altri 5 anni.

È stato ampliato il numero dei Comuni svantaggiati, includendone altri 44 e raggiungendo quota 306 Comuni.

Sulla realizzazione di piccoli mattatoi, Cappellacci ha detto che la proposta sarà inserita nel Disegno di legge sull’agricoltura, all’esame del Consiglio. Su questo punto Prato ha chiesto al Mps di coinvolgere anche i Comuni interessati.

Sulle restituzioni all’export, Cappellacci ha precisato che è una strada percorribile se le risorse verranno destinate a nuovi prodotti caseari, in quanto utile strumento per facilitare la diversificazione produttiva casearia.

Sui 15 mila euro ad azienda come quota “de minimis” il presidente della Regione ha ricordato come esista un limite del plafond che deve essere rimosso (sottolineato anche nell’Ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio) e il sottostare al patto di stabilità. “Come Sardegna abbiamo una quota esigua, di appena 16,8 milioni di euro, e abbiamo già chiesto una deroga al ministero perché si attivi con Bruxelles. Il mio impegno è di continuare a lavorare perché Stato e Unione europea possano elevare questo limite e poter quindi contare su risorse più ingenti”, ha detto Cappellacci.

Sull’energia rinnovabile in agricoltura, oltre al provvedimento per le rinnovabili nelle serre e nelle stalle, Cappellacci ha ricordato che è stata creata Sardegna Energia e che sarà valutata la proposta di includervi anche altre le categorie produttive, come quella agricola, con l’obiettivo di ridurre i costi aziendali e integrare il reddito degli operatori dei campi.

Sulla rimodulazione del Programma di sviluppo rurale e lo spostamento di risorse dall’Asse 1 all’Asse 2, l’interlocuzione con l’Unione europea è aperta e costante.


14.09.2010