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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Cappellacci e Prato a industriali e associazioni: lavoriamo uniti contro la crisi

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CAGLIARI, 27 AGOSTO 2010 - "La crisi del comparto ovino della Sardegna si affronta tutti uniti per raggiungere risultati sia con il ministero ma soprattutto con l'Unione europea. In queste ore occorre trovare un comune sentire sia per affrontare le questioni che vengono decise a livello locale, sia per rendere più forti quelle rivendicazioni rivolte a Roma e a Bruxelles. La Regione sta lavorando senza sosta per attuare interventi strutturali e congiunturali in grado di contrastare non solo il grave momento di difficoltà del settore ovino ma dell’intera agricoltura della Sardegna”. Lo ha detto oggi a Cagliari il presidente della Regione Ugo Cappellacci incontrando, assieme all’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato i rappresentanti dell’industria privata e delle associazioni degli industriali (la mattina) sia Coldiretti, Cia e Confagricoltura (nel pomeriggio). Sempre in mattinata Cappellacci e Prato avevano incontrato i manifestanti di Coldiretti in viale Trento. Nei prossimi giorni il presidente e l’assessore riceveranno le cooperative lattiero-casearie della Sardegna.

"La pastorizia - ha premesso il presidente - rappresenta un settore fondamentale sia per ragioni strettamente economiche sia per quelle legate alle nostre tradizioni, sia per le connessioni con le tematiche ambientali e paesaggistiche. Con la piena consapevolezza della complessità della situazione attuale, la Giunta è pronta non solo a fare la sua parte con interventi straordinari, ma anche a svolgere il ruolo di facilitatore di processi che vedano non il sacrificio di una parte a favore di un'altra, ma la collaborazione e la cooperazione di tutti gli attori della filiera. La storia recente dimostra che le contrapposizioni non hanno condotto ad alcun risultato concreto. Occorre che gli interventi per risolvere la contingenza debbano essere inquadrati in una prospettiva di lungo periodo, altrimenti il rischio sarebbe quello di ritrovarsi al punto di partenza. Solo così sarà possibile superare l'emergenza sociale e portare fuori dalla palude il settore lattiero-caseario per rilanciare l'economia della nostra Isola". Il presidente ha poi chiesto sia al settore industriale che alle associazioni di offrire il loro contributo nella predisposizione di un documento unitario da sottoporre a Governo e Ue.

“Dobbiamo sfruttare questo momento in cui finalmente il comparto ovino è all’attenzione nazionale per portare uniti le richieste a Governo e Unione europea – ha aggiunto l’assessore Prato – perché solo così faremo comprendere alle istituzioni di Bruxelles che la pecora ha una sua specificità che deve essere difesa, al pari del settore vaccino. Da parte nostra, abbiamo messo a punto una piattaforma condivisa con le associazioni e contenente diverse azioni (prima tra tutti il disegno di legge che a brevissimo sarà all’attenzione del Consiglio regionale) per affrontare le emergenze e predisporre un piano di medio termine che consenta alle nostre aziende di risollevarsi dalla crisi”. L’assessore ha ricordato l’istituzione della “stanza di compensazione”, che avrà il compito di gestire le eccedenze di Pecorino Romano, di programmare la stagione per evitare sovrapproduzioni, di aggregare l’offerta e di cercare nuovi mercati. Inoltre, per garantire una migliore e più adeguata remunerazione dei produttori, sarà varato il piano che prevede il pagamento del latte in base alla sua qualità.

Sia gli industriali che le associazioni hanno dato la loro disponibilità a collaborare mentre è stata ribadita la preoccupazione da tutte le parti che ormai la crisi del comparto ovino rischia di diventare un’emergenza sociale se non verranno adottati provvedimenti urgenti.


29.08.2010