Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
sardegnaagricoltura  ›  agenda  ›  comunicati stampa  ›  dal latte alla mozzarella in due ore: la filiera...

Dal latte alla mozzarella in due ore: la filiera cortissima della Sardegna contro la mozzarella blu

Bovini da latte
CAGLIARI, 25 GIUGNO 2010 - La filiera cortissima e la velocità dei passaggi dal latte appena munto alla produzione sono l’unica difesa in mano al consumatore contro la "mozzarella blu". Il latte e le mozzarelle della Sardegna rispondono ai requisiti di sicurezza, tracciabilità, fragranza, freschezza e bontà. Una dimostrazione “in diretta” della qualità di queste produzioni è avvenuta oggi ad Arborea, nell’Oristanese, dove l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, accompagnato dal presidente della 3A Plinio Magnani (realtà che raccoglie in Sardegna il 90 per cento del latte vaccino e produce i 2/3 delle mozzarelle isolane), ha guidato la stampa in un brevissimo tour per illustrare tutte le fasi di lavorazione, dall’allevamento delle mucche (inizio tour, ore 11) passando per il conferimento del latte alle analisi in laboratorio fino al confezionamento delle mozzarelle per la vendita (fine tour, ore 12.30).

“La qualità nasce dalla stalla e arriva, nel giro di due ore, alla mozzarella pronta all’acquisto. Uno dei segreti della genuinità di questi prodotti – ha spiegato l’assessore Prato – è prima di tutto il latte: a differenza di quanto avviene in alcune altre realtà produttive, qui non abbiamo bisogno di comprarlo o importarlo, ma lo produciamo. L’immediato vantaggio è che il latte, non facendo migliaia di chilometri, non perde le sue qualità organolettiche ed è la base migliore per le mozzarelle che vengono realizzate in neanche due ore dalla raccolta del latte”. Altro vantaggio: la filiera a km zero fa sì che le mozzarelle non debbano subire trattamenti con soda e sbiancanti (peraltro vietati dalle normative) per aggiustare il ph di un latte magari già vecchio e “stanco”. L’assessore ha poi invitato le famiglie e i consumatori sardi a non limitarsi a osservare l’etichetta né a farsi ingannare da marche che richiamano in modo subdolo l’agro-alimentare italiano o sardo.

Antonello Usai, direttore generale di Laore Sardegna, ha sottolineato invece il vantaggio per il consumatore di mangiar sardo: “Le nostre mozzarelle sono sicure anche perché nascono da un latte di allevamenti indenni da brucellosi, tubercolosi e leucosi. La tracciabilità e i metodi di lavorazione controllati uno a uno sono la migliore garanzia per chi le consuma”.

Durante il tour, cominciato dall’allevamento dell’azienda Taviani, sono stati spiegati tutti i passaggi di produzione, a partire dall’importanza delle condizioni di allevamento e dell’alimentazione, tutta a base di orzo, foraggio e mais prodotti in loco. Subito dopo, la mungitura e la raccolta del latte nelle autocisterne termiche fino all’arrivo nello stabilimento, dove vengono attuati diversi controlli in laboratorio sul latte, poi sull’acqua e successivamente sulle mozzarelle prima del loro confezionamento. Ogni anno in Sardegna si producono circa 5 milioni e mezzo di chili di mozzarelle.


28.06.2010