Il direttore dell’Agenzia Argea Sardegna – Gianni Ibba – rappresenta la situazione dei pagamenti in agricoltura a valere sui fondi europei agricoli FEASR – Sviluppo rurale – e FEAGA – pagamenti diretti ed ecoschemi.
Riferisce che nel corso del 2024 ARGEA ha erogato complessivamente circa 344 milioni di euro alle imprese beneficiarie del premio unico e dello sviluppo rurale.
I pagamenti si riferiscono prevalentemente alle domande presentate per l’esercizio finanziario 2023, relative ad impegni conclusi nel primo semestre del 2024, per un importo complessivo pari a circa 247 milioni di euro, e agli anticipi sulle domande presentate per i pagamenti diretti e per gli interventi a superficie e ad animale del complemento di sviluppo rurale nel periodo maggio – settembre 2024.
Complessivamente, il pagamento degli anticipi, effettuabile a norma comunitaria solo nel periodo 16 ottobre – 30 novembre di ciascun anno, ha consentito l’erogazione di aiuti per un importo complessivo di circa 97 milioni di euro, di cui 61 milioni sul primo pilastro della PAC (pagamenti diretti ed ecoschemi) e 36 milioni relativi alle misure a superficie e ad animale dello sviluppo rurale.
Rispetto all’annualità precedente, l’importo complessivamente erogato è rimasto stabile poiché, se è vero che si registra una riduzione dell’anticipo erogato sui pagamenti diretti che per la campagna 2023 ammontavano ad oltre 90 milioni di euro, si è registrato il primo pagamento di anticipi della nuova programmazione dello sviluppo rurale che nel corso dell’annualità precedente non è stato attivato.
Sull’intervento relativo al miglioramento del benessere degli animali si riscontra una buona performance di spesa nel pagamento degli anticipi con un importo erogato pari a circa 23 milioni di euro, mentre sugli interventi a superficie, sui pagamenti diretti e sullo sviluppo rurale, i risultati operativi sono stati inferiori alle attese.
La criticità principale è legata all’adozione di un nuovo sistema di controllo delle superfici adottato quest’anno a livello nazionale, quindi destinato a tutte le regioni italiane e a tutti gli organismi pagatori, denominato Carta Nazionale dei suoli che monitora costantemente l’uso agricolo praticato attraverso sistemi satellitari.
In Sardegna, in particolare, il sistema automatizzato di controllo non ha riconosciuto una parte delle superfici tradizionalmente destinate al pascolo che risultano interessate dalla presenza rilevante di macchia mediterranea e di essenze arboree. Queste superfici sono da ricondurre ai codici delle pratiche locali tradizionali – note come PLT – non potendo più essere classificate come pascolo per effetto dei controlli effettuati. La regolamentazione in materia prevede che la validazione delle superfici destinate a pratiche locali tradizionali venga effettuata dalle Regioni. La Regione Sardegna ha regolarmente validato le superfici interessate nello scorso mese di marzo, ma non poteva prevedere che le superfici precedentemente identificate come pascolo venissero considerate boschive per effetto dei controlli satellitari.
L’assessorato dell’Agricoltura e l’organismo pagatore si sono immediatamente attivati per la risoluzione delle criticità riscontrate in vista del pagamento dei saldi che, obbligatoriamente, dovrà avvenire entro il primo semestre del 2025
Al riguardo, sono stati tenuti diversi incontri con la struttura di AGEA coordinamento, che si è resa tempestivamente disponibile. Si è addivenuti alla condivisione di un percorso per il riconoscimento e l’eleggibilità al pagamento delle superfici rimaste escluse dagli anticipi.
In sostanza, già dai prossimi giorni sarà possibile aggiornare la banca dati delle pratiche locali tradizionali, e, conseguentemente, implementare la validazione delle superfici effettuata nel mese di marzo 2024.
Grazie al lavoro di gruppo già avviato da Agea Coordinamento, Assessorato dell’agricoltura e ARGEA sarà possibile procedere correttamente al pagamento dei saldi dei contributi attesi dai nostri agricoltori nei tempi previsti dalla normativa europea.
13.12.2024