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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Danni causati dai cormorani, stanziati €. 2.000.000,00

peschereccio a largo
La Giunta Regionale con Delibera n. 14/85 del 22.05.2024 ha disciplinato l’attuazione di un regime di aiuti in esenzione ai sensi del Regolamento della Commissione n. 2022/2473/UE al fine di compensare le micro, piccole e medie imprese che esercitano l’attività di acquacoltura estensiva nei compendi ittici della Sardegna per i danni causati dai cormorani.

Argea Sardegna è responsabile della gestione e dell’attuazione dell’aiuto nel rispetto del regolamento della Commissione 14/12/2022, n. 2022/2473/UE (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 21 dicembre 2022, n. L 327) e dalla normativa di riferimento del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA).

Stanziamento finanziario
Per il regime di aiuti che ha durata fino al 31.12.2025 è previsto lo stanziamento finanziario è di
€. 2.000.000,00. Le operazioni concorrono all’Obiettivo Specifico 2.1 del FEAMPA 21-27 e sono coerenti con le linee 3, 4 e 5 del Macro obiettivo 3 del Piano nazionale strategico acquacoltura (PNSA)

Beneficiari
I soggetti beneficiari dell’aiuto sono le micro, medie e piccole imprese che esercitano attività di acquacoltura estensiva nei compendi ittici della Sardegna.
Ai fini delle presenti direttive si definisce impresa acquicola un’impresa che esegue una o più attività connesse con l’allevamento o la coltura di organismi acquatici che comporta l’impiego di tecniche finalizzate ad aumentare, al di là delle capacità naturali dell’ambiente, la resa degli organismi in questione; questi ultimi rimangono di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta la fase di allevamento o di coltura, compresa la raccolta (sono imprese acquicole le imprese che esercitano l’attività di acquacoltura estensiva nelle lagune provviste di sistemi di ritenzione del prodotto ittico).
Presentazione domanda
Può presentare domanda di indennizzo esclusivamente il soggetto titolare del titolo di disponibilità del bene in cui si esercita l’attività di pesca (esempio: in caso di concessione demaniale, può presentare la richiesta di indennizzo esclusivamente il titolare della concessione demaniale, indicato nell’atto di concessione). Nel caso in cui il richiedente operi nei comprendi ittici in concessione dalla Regione, il richiedente deve essere in regola con gli adempimenti previsti dall’atto di concessione

Criteri di ammissibilità del soggetto richiedente
Il richiedente deve esercitare attività di acquacoltura estensiva presso un impianto ittico della Sardegna dotato di impianti fissi per la cattura del prodotto ittico nei quali la presenza dei cormorani è attestata formalmente attraverso l’attività di censimento. Il soggetto deve dimostrare di aver adottato misure preventive e proporzionate al rischio di danno causato dal comportamento dei cormorani nella zona interessata.
I requisiti di ammissibilità del soggetto richiedente devono essere posseduti dal momento della presentazione della domanda.
Il soggetto richiedente deve avere sede legale e operativa nella Regione Sardegna. L’aiuto si applica ai compendi ittici dotati di impianti fissi per la cattura del prodotto ittico nei quali si esercita l’acquacoltura estensiva e nei quali la presenza dei cormorani è attestata formalmente attraverso l’attività di censimento degli stessi, effettuata dalle amministrazioni competenti (Province di Oristano, Sud Sardegna, Nuoro, Sassari e Città metropolitana di Cagliari).


L’aiuto viene attivato mediante apposito avviso pubblico approvato e pubblicato dal Direttore del Servizio pesca e acquacoltura dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura che stabilisce la procedura per la presentazione delle domande, l’istruttoria e la selezione delle stesse.

L’Agenzia Argea verifica che durante il periodo di concessione dell’aiuto i beneficiari rispettino le norme della politica comune della pesca.

Delibera del 22 maggio 2024, n. 14/85 nel sito principale della Regione Autonoma della Sardegna



28.05.2024