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Consultazione degli stakeholder sul tema della gestione resiliente delle risorse idriche


In vista dell’elaborazione di un parere afferente al tema “Verso una gestione resiliente delle risorse idriche per combattere la crisi climatica nell’ambito di un Blue Deal europeo”, il Comitato europeo delle Regioni ha avviato una consultazione con i portatori di interesse territoriali.

Il parere si concentrerà sull’opportunità di definire un piano d’azione globale per l’acqua a livello europeo, comprensivo di misure concrete per supportare le città e le zone rurali a fronteggiare la carenza idrica, anche in vista dell’iniziativa della Commissione europea per la resilienza idrica il cui avvio è previsto nel marzo di quest’anno.

Attraverso l’iniziativa per la resilienza idrica, enunciata nel proprio programma di lavoro per il 2024, la Commissione europea si pone l’obiettivo di assicurare l’accesso all’acqua e nel contempo fronteggiare le inondazioni e le carenze idriche.

Il parere d’iniziativa del Comitato intende coinvolgere gli enti locali e regionali, atteso che questi rivestono un ruolo di primo piano nella politica di gestione delle risorse idriche e nell’adattamento e nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici su scala locale, in particolare nell’individuazione delle soluzioni più adatte alle specificità territoriali.

In particolare, i punti principali su cui verterà il parere del Comitato sono:

• l’individuazione dell’ambito di applicazione del piano d’azione strategico per l’acqua e i suoi obiettivi. Nello specifico ci si interroga se il piano debba limitarsi alla carenza idrica o, invece, debba includere la sicurezza e la sostenibilità di tale risorsa.

• La definizione della struttura della governance delle risorse idriche, in particolare a livello degli enti locali e regionali e a livello europeo, con l’obiettivo di ridurre la frammentazione e la natura orizzontale di queste politiche. Gli interrogativi correlati cui si intende dare risposta riguardano la modalità di sensibilizzazione delle comunità locali al valore dell’acqua e quali forme di "diplomazia blu" dovrebbero essere poste in essere dall’Unione Europea e dagli enti locali.

• La scelta degli strumenti di cooperazione con tutte le parti interessate che dovrebbero essere utilizzati – specificando a quali livelli – al fine di migliorare l’applicabilità delle soluzioni e la sostenibilità degli investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione. In ordine a quest’ultimo ambito ci si domanda quali innovazioni dovrebbero essere introdotte.

• L’individuazione delle leve o azioni legislative, regolamentari, politiche e/o finanziarie che devono essere annoverate nel piano d’azione al fine di adattare la società e l’economia a soluzioni circolari e digitali, alla diversificazione delle risorse idriche con l’intento di ottimizzare la gestione e il consumo dell’acqua da parte di tutti gli utenti.

I portatori di interesse possono prendere parte alla consultazione entro il 20 febbraio 2024.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio di Bruxelles alla mail bruxelles@regione.sardegna.it .

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