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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Torbato

La storia ci racconta che questo vitigno approdò in Spagna con le rotte punico fenicie provenienti dal bacino del Mar Egeo, considerato luogo d’origine della grande famiglia delle Malvasie nella quale sicuramente il Torbato trova collocazione. In epoche successive si diffuse in alcuni areali circoscritti del bacino del Mediterraneo tra cui anche la Sardegna, dove fu introdotto durante il dominio spagnolo.

La sua coltivazione, si sviluppò notevolmente nei 300 anni di permanenza dei catalani in Sardegna; da qui il vino prodotto veniva anche largamente esportato verso la corte dei re aragonesi dai quali era particolarmente apprezzato. Attualmente è coltivato su una ristretta superficie di circa 90 ettari esclusivamente nel territorio di Alghero, cittadina dalle tradizioni di indubbia influenza catalana.

Il Torbato viene vinificato in purezza per ottenere sia l’omonimo vino ma anche la base per una versione spumante, entrambi compresi nella DOC Alghero. Il vino si presenta con un colore paglierino mediamente intenso, sensazioni olfattive che richiamano note marine e minerali ma anche intensi accenni di fiori e frutta bianca; vivo e rinfrescante in bocca.

Doc Alghero Torbato

Vitigno
Torbato min. 85%, max. 15% di uve provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la regione Sardegna

Zona di produzione
Territori del comune di Alghero, Ittiri, Olmedo, Ossi, Tissi, Usini e parte del territorio del comune di Sassari

Rese
max 140 q.li in uva/ettaro
max. 70% in vino

Tipologia e grado alcoolico
Torbato, min. 11,0°
Torbato spumante, min. 11,0°

Disciplinari
Disciplinare di produzione dei vini Doc Alghero

Pubblicazioni
Vini di Sardegna
L’agroalimentare a marchio di qualità - Vini di Sardegna

Pagina aggiornata il 27 marzo 2013