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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Aree sensibili alla desertificazione in Sardegna

Lo studio del territorio e delle aree a rischio per processi di degrado del suolo e di progressiva instabilità degli ecosistemi è avvenuto attraverso la calibrazione di indicatori fisico-ambientali e di pressione antropica sull'ambiente. Un ulteriore pregio della metodologia risiede nel fatto che, anche grazie alla scala adottata e per l'immediatezza dell'approccio sviluppato, consente una rapida lettura della cartografia prodotta. La sua ampia applicazione a scala europea ne fa, inoltre, uno strumento di studio ormai consolidato e il risultato è pertanto facilmente confrontabile con studi simili realizzati o in corso di svolgimento in altre aree del bacino del Mediterraneo.

Il punto debole del modello è l'attribuzione di indici e di pesi che potrebbero essere di volta in volta criticati e discussi. Nel presente studio si è pertanto scelto di considerare il valore degli indici come riportati nella metodologia originaria di Kosmas proposta nel progetto MEDALUS, con tutti i limiti che questo comporta.

Per desertificazione si intende un processo dinamico, distribuito nel tempo, in grado di influire negativamente sull'equilibrio degli ecosistemi, causando alterazioni nei cicli vitali, e di provocare una diminuzione della produttività delle risorse naturali. I fattori che incidono nel processo di desertificazione sono principalmente rappresentati sia dai cambiamenti climatici e sia dalle attività antropiche, che determinano impatti negativi sull'ambiente. Questi processi, talvolta irreversibili, sono la diretta conseguenza di uno sfruttamento non razionale delle risorse naturali, che determina il loro esaurimento, favorendo l'abbandono delle aree non più produttive, caratterizzandole come aree svantaggiate, in cui si instaurano processi di degrado. La definizione proposta dall'UNCCD, ossia "degrado delle terre nelle aree aride, semi-aride e sub-umide secche, attribuibile a varie cause, fra le quali variazioni climatiche ed attività umane", sintetizza egregiamente ciò che si intende per desertificazione.

Il lavoro realizzato dall'Ersat nel 2003 rientra nell'ambito delle attività previste dal Comitato Nazionale per la lotta alla desertificazione (DCPM 26.9.97 GU n.43 del 21.2.98) che ha approvato, in data 22\07\99 le "Linee Guida per le politiche e misure nazionali di lotta alla desertificazione" (PAN), predisposte sulla base degli indirizzi della delibera del CIPE n. 154 del 22 dicembre 1998, che definiscono le azioni necessarie a combattere la desertificazione ed il degrado del territorio in Italia nel rispetto degli impegni sottoscritti nell'ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta alla siccità e desertificazione. Si inquadra, inoltre nelle linee guida proposte dalla direttiva quadro per una strategia tematica del suolo della Commissione Europea.
Il presente lavoro, primo esempio alla scala 1:100.000 e su aree così vaste in Sardegna, può rappresentare un valido contributo per successivi studi sui processi che portano alla desertificazione delle aree in ambiente mediterraneo, per la pianificazione territoriale e per la tutela delle aree con maggiore sensibilità al degrado e alla perdita di suolo e vegetazione degli ecosistemi agricoli e naturali.

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02.05.2007