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Conferenza Europea a Cipro dal 29 al 31 gennaio

Conferenza Cipro
La rivincita delle aree di montagna del bacino del mediterraneo passa attraverso la qualità e la sostenibilità ambientale

Della grande opportunità che possiedono le aree di montagna presenti nelle isole del mediterraneo se ne è parlato dal 29 al 31 gennaio scorso a Cipro nella conferenza europea “Mountain areas of large Mediterranean islands European issues, national and regional policies & local mechanisms”.

La conferenza organizzata dalla presidenza della Repubblica di Cipro (Commissione per lo sviluppo delle comunità montane di Cipro), e diversi enti scientifici internazionali tra cui il Federal Institute of Agricultural Economics, Rural and Mountain Research (Vienna, Austria), l’Institut d'Auvergne-Rhône-Alpes du Développement des Territoires (Clermont Ferrand, France) e l’University of Thessaly, School of Engineering, Rural Space Laboratory (Volos Greece) ha avuto come filo conduttore la necessità/urgenza di rilanciare/valorizzare le zone di montagna delle isole del mediterraneo.

L’obiettivo della conferenza era mettere in evidenza il ruolo che le aree di montagna delle isole del mediterraneo svolgono sia dal punto di vista socio economico sia in considerazione del contributo che svolgono in termini di biodiversità di flora e fauna al fine di rinforzare le strategie territoriali che le caratterizzano.
Si sono confrontati approcci scientifici con approcci più operativi stabilendo metodi futuri di applicazione nonché ulteriori conoscenze al fine meglio utilizzare ulteriori strategie inerenti l’ingegneria territoriale e la loro governance. Le zone di montagna delle isole mediterranee rappresentano non solo degli scrigni di biodiversità e di patrimonio ambientale che come tali vanno ulteriormente valorizzati, ma vanno viste anche con una declinazione ad ampio spettro includendo la presenza delle attività pastorali che da sempre le caratterizza.
Per questo motivo in questo incontro è stato adottato un approccio multi disciplinare con la presenza contemporanea di esperti in diversi campi scientifici: sociologi, economisti, ambientalisti e agronomi.

La conferenza si è svolta in 5 sessioni: la prima ha riguardato le aree di montagna nell’UE; la seconda le strategie regionali di coesione; la terza ha esaminato le strategie da adottare; la quarta ha dibattuto sulle dinamiche e gli approcci di gestione dell’ingegneria territoriale. Infine nell’ultima sessione si è dato spazio all’utilizzo delle strategie inclusive, sostenibili da adottare nelle zone di montagna. Oltre a relatori (25 relazioni) di cui alcune provenienti dalla direzione Generale della commissione europea, c’erano l’Università di Thessalie e Atene (Grecia), Grenoble Parigi Clermont Ferrand Montpellier e INRA (Francia), ETH (Svizzera) e Santiago di Compostela (Spagna) e per l’Italia Dott. Andrea Cabiddu (Agris Sardegna) e Antonio Pollutri (WWF, Italia).
Le figure scientifiche maggiormente rappresentate erano quelle dei sociologi e dei geografi sottolineando quindi l’importanza multidisciplinare che dovrà caratterizzare sempre di più gli scenari di sviluppo delle aree montane.

Per quanto riguarda la Sardegna dove oltre il 40% del territorio è rappresentato dalla montagna i ricercatori di Agris sulla base di una serie di studi che stanno portando avanti nelle zone dell’interno dell’isola, mettono in evidenza la necessità di dover mettere in atto delle strategie ad hoc tenendo presente le peculiarità dei singoli territori che caratterizzano la Sardegna. Risulta infatti evidente per una gestione efficiente del territorio innanzi tutto il ruolo strategico delle attività pastorali nelle zone di montagna a condizione che si adottino con gli operatori degli approcci condivisi di carattere sociologico ed economico che dovranno tener conto sempre di più in futuro del ruolo della zootecnia e dell’allevamento.
In particolare è stato riportato come la qualità nutrizionali ed edonistiche dei prodotti di origine animale provenienti dalle zone di montagna della Sardegna siano in grado di rappresentare delle differenze marcate rispetto a prodotti di origine animale (in particolare latte e formaggio) ottenuti da animali allevati in pianura. Questo aspetto suggerisce la possibilità di poter diversificare l’offerta di questi prodotti in diversi modi non ultimo attraverso il regolamento comunitario che tutela proprio i prodotti di montagna (REGOLAMENTO (UE) N. 1151/2012 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO), senza trascurare le opportunità che potrebbero generare anche “i marchi territoriali”.

Al termine della conferenza è stato siglata una dichiarazione congiunta sulla base delle diverse proposte formulate da tutti i relatori. Si tratta della “Trodos declaration” che verrà portata all’attenzione della, commissione Europea ai fini di una migliore pianificazione dei programmi PSR che l’UE ha in programma dal 2021 al 2026.

Questa proposta si basa su tre punti fondamentali:
1) il riconoscimento particolare del ruolo chiave che le aree di montagne delle isole del mediterraneo ricoprono
2) Rinnovo delle politiche e dei dispositivi di sviluppo delle are di montagna delle isole del mediterraneo
3) La definizione dei principi di azione per uno sviluppo di queste aree

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“Mountain areas of large Mediterranean islands European issues, national and regional policies & local mechanisms”