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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Tonnare Sulcis a rischio con nuova bozza decreto ministeriale

CAGLIARI, 19 FEBBRAIO 2011 - "Con l’attribuzione di appena 140 tonnellate per la pesca del tonno rosso da parte del ministero delle Politiche agricole, e contro la richiesta della Regione Sardegna di ottenerne almeno 280, le tonnare fisse del Sulcis sono a rischio sopravvivenza. Ci batteremo in tutte le sedi e intraprenderemo ogni possibile percorso per la loro salvaguardia, anche coinvolgendo e mobilitando tutti i parlamentari sardi. La nostra competenza primaria sulla pesca come Regione a statuto autonomo non può essere violata né calpestata dalla burocrazia ministeriale. Non possiamo permettere che un patrimonio sociale, economico e culturale come quello delle tonnare fisse vada perduto per sempre".

Lo dichiarano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, all’indomani della discussione a Roma da parte della riunione della Commissione consultiva centrale per la pesca della nuova bozza di decreto ministeriale che riserva alle tonnare fisse una quota massima di 140 tonnellate, poco più di quella attribuita a una singola imbarcazione che pesca con il sistema a circuizione ed esattamente la metà di quella rivendicata dalla Sardegna.

"Come Regione Sardegna e assieme ad altre Regioni e organizzazioni datoriali - spiegano Cappellacci e Prato - abbiamo votato contro un provvedimento frutto di calcoli meramente burocratici e che non tengono minimamente conto della cultura, degli aspetti produttivi e sociali delle nostre tonnare. La prima bozza di decreto aveva previsto 84 tonnellate, si è arrivati a 140 ma si tratta sempre di una misura insufficiente per garantire il futuro delle tonnare del Sulcis e del centinaio di lavoratori del settore. Evidentemente, anziché tutelare un patrimonio socio-economico come questo, si preferisce salvare i sistemi di pesca più impattanti che alla lunga impoveriscono i nostri mari, nonostante la disponibilità finanziaria di strumenti per farne cessare l’attività", concludono con amarezza presidente e assessore.


18.02.2011