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IL SISTEMA AGRICOLO DELLA SARDEGNA
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Tappo di sughero e vini di qualità, binomio indissolubile

Lavorazione tappi di sughero
«Non può esistere una bottiglia di vino di qualità senza il tappo di sughero. È un binomio indissolubile che non può essere messo in discussione. Le migliori cantine e le migliori enoteche del mondo questo lo sanno, perché il sughero è naturalità, è tradizione, è garanzia di perfette condizioni igienico-sanitarie».

È il messaggio che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha voluto dare al Vinitaly di Verona nel corso della conferenza stampa organizzata nello stand istituzionale della Regione Sardegna per difendere due dei prodotti, e dei comparti, strategici per l’economia dell’Isola: la vitivinicoltura e la sughericoltura.

Messaggio raccolto e rilanciato dal ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, intervenuto all’incontro con i giornalisti: «Senza il tappo di sughero non esisterebbe il Prosecco - ha esordito Zaia con una battuta – e comunque il sughero è tradizione: Regione e Ministero sono uniti e collaboreranno per difendere questo immenso patrimonio».

Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore del Turismo, Bastianino Sannitu, Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe (la Federazione italiana che raccoglie 250mila pubblici esercizi), Marco Tarantola, direttore di Confindustria Nord Sardegna. L’assessore Sannitu ha insistito sul sughero come risorsa anche culturale e turistica, mentre Stoppani, amministratore di Peck (storico tempio dell’enogastronomia di Milano nota in tutto il mondo), ha ribadito come il sughero sia un elemento fondamentale non solo per la qualità, ma anche per l’immagine di un’etichetta: «Nella nostra enoteca, che conta circa 100mila bottiglie, non ce n’è una che non abbia il tappo di sughero».

L’assessore Prato ha poi annunciato che sarà rivisto il Piano di forestazione, per avviare una serie di azioni sulle sugherete abbandonate o bruciate e ridare quindi prospettiva alla filiera e all’intero comparto.

Successo di pubblico infine per lo stand della Regione Sardegna, anche quest’anno presente al prestigioso salone internazionale dei vini e dei distillati. Nello spazio istituzionale erano 69 le cantine e distillerie, che riassumevano al meglio la produzione enologica regionale. Particolare attenzione è stata dedicata alle etichette con denominazione d’origine, vero fiore all’occhiello della produzione sarda, che può vantare 15 vini Igt, 19 Doc e 1 Docg.



07.04.2009