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Scrapie e Lingua blu, in arrivo gli indennizzi per gli allevatori
In arrivo due milioni di euro per indennizzare gli allevatori i cui capi sono stati colpiti, nel triennio 2004-2007, da focolai di "scrapie", mentre 600 mila euro sono gli indennizzi per allevatori i cui capi sono stati colpiti, nel 2006, da focolai di Lingua blu.

Arrivano 2 milioni di euro per indennizzare gli allevatori i cui capi sono stati colpiti, nel triennio 2004-2007, da focolai di "scrapie", malattia degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale di pecore e capre. Questo pomeriggio (martedì 3 luglio), la giunta regionale ha approvato una delibera proposta dall'assessore dell'Agricoltura Francesco Foddis con la quale si dà il via libera alle direttive di attuazione che consentiranno ai Comuni di poter ricevere le domande da parte degli allevatori dell'ovi-caprino e successivamente di erogare gli aiuti.
L'aiuto, pari al 70 per cento delle perdite, tiene conto del valore della mancata produzione per singolo capo abbattuto, al netto dei costi intermedi non sostenuti dall'allevatore e differenziato a seconda che si tratti di capi comuni o iscritti ai libri genealogici.
Possono beneficiarne gli allevatori di ovini e caprini nelle cui aziende siano stati abbattuti selettivamente, dopo l'insorgenza della malattia, animali geneticamente sensibili alla "scrapie" nel periodo 2004-07. Le domande dovranno essere indirizzate al Comune nel quale è registrato l'allevamento. Alle amministrazioni locali, come già avvenuto in passato, sono attribuite le competenze sull'istruttoria delle pratiche e sull'erogazione delle risorse che saranno assegnate dalla Regione. Le somme richieste saranno accreditate sui conti correnti dei Comuni che adotteranno le determinazioni di pagamento degli indennizzi agli allevatori beneficiari.

Nella stessa seduta dell'esecutivo regionale, sono stati deliberati con le direttive di attuazione 600 mila euro di indennizzi agli allevatori i cui capi sono stati colpiti, nel 2006, da focolai di Lingua blu.
In precedenti delibere del novembre e del dicembre scorso, erano stati definiti il metodo di calcolo della perdita e la misura di contributo, pari al 70 per cento. L'aiuto consiste in un compenso per il mancato reddito dovuto alla mancata produzione di latte e in conseguenza della morìa dei capi. Possono fare domanda gli allevatori nelle cui aziende siano stati registrati focolai dell'epidemia dal settembre 2006. Il contributo è concesso a condizione che nelle stesse aziende siano state rispettate tutte le misure restrittive per impedire il diffondersi del morbo. Come nel caso degli indennizzi per la “Scrapie”, le domande devono essere inoltrate ai Comuni nei quali è registrato l'allevamento. Le stesse amministrazioni provvederanno alle istruttorie e al pagamento.


Ultimo aggiornamento: 04.07.07

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