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Volge al termine la campagna "Aggiungi un pesce a tavola"
Volge al termine la campagna per la valorizzazione del prodotto ittico finanziata con risorse europee per promuovere scelte di consumo responsabile. Avviata lo scorso primo aprile, è stata diffusa a livello regionale, nazionale ed europeo.

Volge al termine la campagna per la valorizzazione del prodotto ittico finanziata con risorse europee per promuovere scelte di consumo responsabile. Avviata lo scorso primo aprile, è stata diffusa a livello regionale, nazionale ed europeo.

COMUNICATO STAMPA - Cagliari, 9 febbraio 2023 – Promuovere il consumo del pescato locale meno valorizzato e del prodotto ittico proveniente da acquacoltura: queste le sfide che hanno animato per un anno “Aggiungi un pesce a tavola”, l’iniziativa di comunicazione e sensibilizzazione promossa dall’agenzia Laore Sardegna, da sempre impegnata nell’attuazione dei programmi regionali di sviluppo dell’agricoltura e delle risorse ittiche, in stretto raccordo con il Servizio pesca e acquacoltura dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale della Regione Autonoma della Sardegna.

Finanziato dal Programma Operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020 (FEAMP, misura 5.68 Misure a favore della commercializzazione), tra i fondi strutturali e di investimento dell’Unione europea per la “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, il progetto è stato non a caso diffuso a livello regionale, nazionale ed europeo in lingua italiana, inglese e francese.

A fare gli onori di casa Gerolamo Solina, commissario straordinario di Laore Sardegna: «La campagna di comunicazione è stata utile per amplificare la voce di un comparto strategico e raggiungere una molteplicità di pubblici, giovani inclusi, con un messaggio fondamentale: la natura, se rispettata, ci ripaga coi suoi prodotti».

«L’iniziativa si è concentrata sulla comunicazione di temi importanti come la valorizzazione del nostro prodotto e della cultura della piccola pesca – aggiunge Gianni Ibba, direttore del Servizio pesca e acquacoltura dell’Assessorato all’Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Autonoma della Sardegna, che guarda avanti - ‘Aggiungi un pesce a tavola’ è un primo approccio di comunicazione a cui poi speriamo possano seguire altri progetti a livello sia nazionale che internazionale».

Entra nel vivo dell’iniziativa Alessandro De Martini, direttore del Servizio Sviluppo e sostenibilità delle filiere zootecniche e ittiche di Laore Sardegna: «L’obiettivo principale è stato quello di informare e fornire gli strumenti ai consumatori per la conoscenza di questo settore e di alcuni aspetti trascurati come le produzioni di allevamento e di laguna che sono di altissima qualità».

Iolanda Viale, coordinatrice dell’Unità organizzativa Sviluppo filiere ittiche di Laore Sardegna: «Dobbiamo fare una scelta consapevole: consumare il prodotto di stagione rispettando il ciclo biologico della natura e assaporandolo nel periodo migliore, non dimenticando altri aspetti fondamentali come gli aspetti nutrizionali e l’etichettatura».

Isabella Pes, specialista in Relazioni esterne e comunicazione di Laore Sardegna: «La campagna sì è incentrata sulla comunicazione digitale e social ma integrata nei canali tradizionali per ampliarne la platea puntando sull’immediatezza e semplificazione del messaggio, a partire dal naming, dal visual e dal tono di voce».

Hanno quindi illustrato nel dettaglio la strategia, le azioni e i prodotti di comunicazione Michela Seu, amministratrice di 37Comunicazione, aggiudicataria della gara pubblica, e Piergiorgio Chelucci, project manager: «Sebbene di respiro europeo, attraverso le singole azioni è stato possibile valorizzare anche il territorio locale, fornendo nuove conoscenze su professioni e realtà imprenditoriali non sempre noti al grande pubblico».

PRINCIPALI TARGET

Le attività di comunicazione sono partite ufficialmente lo scorso primo aprile, per strizzare l’occhio proprio al pesce d’aprile: da allora si sono susseguite numerose e articolate azioni di informazione, promozione e sensibilizzazione col preciso intento di catturare l’attenzione dei potenziali consumatori di tutte le età, come ristoratori e frequentatori di mercati ittici, oltre che estimatori della cucina di mare, dei giovani, ovvero persone che, non avendo ancora raggiunto la maturità, possono maggiormente essere sensibilizzate e accompagnate verso nuove abitudini e diversi stili di vita, e del grande pubblico, inteso come cittadinanza, istituzioni, mass media e opinione pubblica.

OBIETTIVI

In linea con i pilastri del FEAMP, attraverso il progetto “Aggiungi un pesce a tavola” Laore Sardegna ha voluto promuovere e valorizzare l’economia ittica, generare consapevolezza sulle caratteristiche e sulle condizioni di una pesca sostenibile (per alleviare così la pressione sulle specie più ricercate e garantire il mantenimento della biodiversità), mettere in luce qualità e freschezza dei prodotti marittimi e lagunari e sensibilizzare i target sul rispetto delle specie protette, indirizzando il consumo verso il pesce di stagione, della giusta taglia e correttamente pescato o allevato. Inoltre, valorizzare il pesce oggi meno conosciuto, eppure presente da sempre nei nostri mari, significa di fatto promuovere le tradizioni e la cultura materiale, facendo emergere in cucina le specie ittiche solo apparentemente più povere, ricche in realtà di gusto e di proprietà nutrizionali.

AZIONI DI COMUNICAZIONE

A partire dalla strategia e dal tono di voce del brand - individuato come educato, rispettoso, affidabile e chiaro, sono stati ideati il naming e tutta l’identità di marca, declinata sia online che offline: fondamentale è stata la comunicazione frequente (due post a settimana) e costante sui social media di Laore Sardegna e della Regione Autonoma, anche con una challenge fotografica e diverse mini campagne pubblicitarie in triplice lingua (italiano, inglese e francese) a sostegno di un uso più consapevole dei prodotti ittici; sono stati attivati due strumenti di mailing: azioni di Direct Email Marketing, con informazioni volte a indirizzare gli utenti verso il sito e i canali social e invio periodico di newsletter, con contenuti redazionali relativi a argomenti specifici dell’iniziativa; per piena integrazione digitale, è stato realizzato uno speciale per il portale istituzionale www.regione.sardegna.it, con il coinvolgimento del Servizio Comunicazione istituzionale e il supporto di Sardegna IT, società in-house della Regione Autonoma della Sardegna: lo spazio web ha favorito ulteriormente il raggiungimento dei diversi target individuati, offrendo opportunità di approfondimento su contenuti specifici e la possibilità di condividere materiali info-promozionali e prodotti audiovisivi.

Sono stati realizzati il calendario 2023, un gioco stile Memory, perfetto per stimolare la memoria con carte a tema ittico, quattro brochure dedicate ciascuna al pescato di stagione, due brochure sulle professioni del pescatore e dell’allevatore ittico e un succulento ricettario, oltre a un pacchetto di oltre 600 foto professionali fra territori, filiere, ricette e prodotti ittici. Quanto ai video, sono stati realizzati complessivamente 15 prodotti, tutti pubblicati su Facebook e collezionati nell’omonima playlist su YouTube, con contenuti e target particolarmente eterogenei: un primo video animato, in triplice lingua, per incuriosire e fornire poche, semplici informazioni sui contenuti dell’iniziativa; uno spot emozionale mandato in onda su Videolina e su altre tv web locali, per sensibilizzare il grande pubblico e soprattutto i giovanissimi sull’importanza di conoscere e consumare adeguatamente anche le specie meno valorizzate; 9 videoricette realizzate con uno chef cagliaritano più una, speciale, con il coinvolgimento della testimonial di progetto Sonia Peronaci, scrittrice, conduttrice televisiva e blogger nonché fondatrice del sito di cucina Giallo Zafferano; un breve documentario informativo sul prodotto ittico, con la partecipazione di un veterinario esperto; due documentari sui mestieri legati alla pesca e all’acquacoltura, con l’obiettivo di portare a conoscenza due figure diverse per molti aspetti ma complementari fra loro, indispensabili per consentirci di portare in tavola il meglio che i mari, gli stagni, le lagune o gli allevamenti producono.

I LUOGHI DI AGGIUNGI UN PESCE A TAVOLA

Per realizzare le varie azioni di comunicazione, Aggiungi un pesce a tavola ha lasciato gli uffici di Laore e di 37Comunicazione alla volta di porti e coste della Sardegna: i documentari sono stati girati a Muravera, Tortolì-Arbatax, Sant’Antioco, Golfo Aranci, Torre Grande e persino nell’entroterra, a Desulo, con l’allevamento di trote: fondamentale per le riprese è stata l’accoglienza e la disponibilità di pescatori e peschiere.

Due di questi territori – la peschiera di San Giovanni con tutto il sistema lagunare muraverese (San Giovanni, Feraxi e Colostrai) e quella di Arbatax - sono stati scelti per ambientare anche un mini press tour. Fondamentale è stato anche il supporto dell’istituto alberghiero Ianas di Tortolì, dove si sono svolte alcune attività in ottica di coinvolgimento di un target – quello dei giovani e futuri addetti alla ristorazione – particolarmente a cuore ad Aggiungi un pesce a tavola.

Il documentario sul prodotto ittico è stato girato nello storico mercato di via Quirra, scelto proprio per la sua riconoscibilità a Cagliari e in tutto l’hinterland, come pure lo spot emozionale. Quest’ultimo ha visto anche il coinvolgimento della scuola elementare di Serdiana per le scene girate nella classe del protagonista.

IL CONTESTO

Secondo l’ultimo Eurobarometro quasi due europei su tre includono ormai più volte al mese il pesce nel menu (Eurobarometro: i consumatori dell’UE rimangono fedeli al pesce e ai frutti di mare nonostante la crisi del COVID- 19, 9 settembre 2021): questo consumo maggiore di pesce pro capite, unito all’aumento della popolazione, comportano una richiesta che la pesca, da sola, non potrebbe soddisfare. L’acquacoltura, invece, con i suoi metodi sempre più innovativi e sostenibili, può rispondere in maniera adeguata a tale esigenza, riuscendo a soddisfare le comunità senza depauperare gli habitat naturali.

Attualmente i prodotti allevati rappresentano quasi la metà dell’offerta ittica sui banchi dei mercati.

E c’è di più: il consumatore è sempre più esigente. Diventa quindi essenziale l’attenta valorizzazione di elementi come freschezza, tracciabilità e sicurezza: per questo motivo l’iniziativa di sensibilizzazione Aggiungi un pesce a tavola ha puntato particolarmente sull’importanza dell’etichettatura, illustrando sia attraverso i social media che con un documentario ad hoc come interpretarla in maniera corretta.

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Ultimo aggiornamento: 09.02.23

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